Viene proposta una valutazione della salute finanziaria dei comuni dell'area metropolitana di Genova e Torino attraverso una stima della loro capacità fiscale e dei fabbisogni di spesa. I dati del 2012 analizzati, mostrano come entrambi i capoluoghi siano fiscalmente svantaggiati: Torino rispetto ai comuni della prima e seconda cintura, Genova rispetto al resto della provincia. Una possibile soluzione alla distribuzione geografica diseguale della capacità fiscale e dei fabbisogni di spesa è rappresentata dalla fusione; proponiamo dunque una simulazione in cui le risorse fiscali del capoluogo e dei restanti comuni periferici vengono combinate, e i fabbisogni di spesa equamente ripartiti tra tutti i comuni dell'area metropolitana. L'operazione di "fusione fiscale metropolitana" sembrerebbe essere, nel caso di Torino e restringendo il campo di analisi ai soli comuni della cintura, fiscalmente positiva per la città capoluogo. Nel caso di Genova, invece, la debolezza fiscale dell'intera area metropolitana richiede di intervenire includendo anche parte dei comuni della provincia, al fine di generare benefici per centro.